Abbiamo passato la mattina con Bocci nel suo albergo soprattutto per tranquillizzarlo. È molto agitato per i 200: le lunghe distanze sono molto faticose e si soffre a percorrerle. L’ansia da prestazione di cui è stato caricato, non è semplice da sopportare. Mi ha fatto piacere sapere che si sente fortunato ad averci vicino.
Dopo un pranzo a base di omelette al formaggio, ci siamo riposati un po’ in camera per poi andare a vedere la chiesa del Monte. Molto caratteristica la corsa dei carretti che partendo dalla cima percorre due chilometri in discesa.
La sera siamo andati a prendere Vittoria e Davide che arrivavano con il diretto da Bergamo.